Il 15 aprile ho infine salutato Sir Galahad, ITA 219, splendido Bonezzi
in lamellare del 1989, barca a cui mi sono dedicato tanto, ma dalla quale ho
ricevuto molto di più....
Certo le incomprensioni non sono mancate, le ho dato sangue -letteralmente
e più di una volta in effetti- ma davvero non ho di che lamentarmi, tutto
quello che ho fatto su di lei lo rifarei.
Di certo non dimenticherò mai le prime esperienze al trapezio..... con
la strana sensazione di stare lì appeso come un salame quando alle prime uscite
c'era giusto il vento per stare agganciati e non tirarsi la barca addosso......
con lo sgomento quando con più vento agganciandomi ho percepito chiaramente che
la velocità a cui andavo senza trapezio era una percentuale infinitesimale
delle reali potenzialità della barca....... con la pura euforia quando per la
prima volta in vita mia, in un lasco mi sono ritrovato a raggiungere e
slalomare tra le onde che invece di spingermi...mi frenavano!
Questa è stata la prima barca ad essere veramente MIA: cercata, scelta,
acquistata, rimessa in efficienza e mantenuta in tale stato con i miei
risparmi.
Fu un mezzo colpo di testa: mai salito su un contender, mai provato a
stare al trapezio; per carità una buona esperienza di derive convenzionali (che
comunque risaliva a 5-6 anni prima) e barconi, ma nulla che si avvicinasse
lontanamente allo step evolutivo che costituisce il contender tra le barche a
vela.
Ora è all'AVB di Bracciano, dove sono certo darà ad un altro
neocontenderista gli stessi insegnamenti che ha dato a me.
Buon Vento ITA 219
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